Personal StoryBranding: il viaggio continua

da | Dic 17, 2014 | Supporto psicologico

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Ultimamente finisco sempre più tardi di lavorare.

Ho la sensazione che le giornate si dilatino a dismisura e finiscano in un bicchier d’acqua (dove regolarmente mi perdo e disperdo pensieri).

Arrivo a sera frastornata: mi sembra di aver fatto molto ma di aver potuto fare altrettanto e ho sempre il fiato corto.

Il primo ciclo dei FravolaLab si è concluso ieri e, confesso, un po’ mi dispiace ma un po’ sono felice perché è come se sentissi il bisogno di rassettare la quantità immane di stimoli e di riflessioni che questo mi ha dato.

In vista dei corsi di Gennaio, che terrò sempre al Libraio, ho capito che cercherò di fondere insieme il corso di Personal Branding con quello di Storytelling, in modo da proporre un Personal StoryBranding, cioè un percorso che, mentre aiuta a trovare le risorse e i punti di forza del proprio brand, insegna anche a raccontarlo debitamente e a condividere il percorso.

Ma non solo.

Sono sempre più pericolosamente attratta dal mondo del mind mapping e da quello della user experience, che intreccia tecnologia e relativa usabilità dei device, con un concetto estremamente sfuggente e soggettivo, che è la praticità, la facilità e la soddisfazione che si provano nell’utilizzare e/o nel fare quella determinata esperienza in una data circostanza.

Oggi ragionavo con una mia alunna a proposito  di un probabile restyling del suo sito e ho capito che l’ascolto non è solo quella buona pratica che occorre fare per poter creare un palinsesto di contenuti che sia rilevante per chi ci legge ma è anche un esercizio che è necessario compiere in tutte le fasi di pianificazione della nostra comunicazione.

Troppo spesso veniamo infatti tratti in inganno dal fatto che conosciamo la nostra azienda, la viviamo da anni, ne conosciamo risorse e limiti a mena dito e forse proprio per questo ci manca la capacità di cambiare punto di vista, di guardare da un’altra angolazione la nostra offerta. 

Cambiando sguardo non sono solo i limiti e la perfettibilità delle nostre scelte di comunicazione a rendersi evidenti ma anche le risorse che spesso, troppo spesso per la verità, siamo tentati di considerare scontate, secondarie, ovvie.

Più mi addentro nell’affascinante mondo della formazione, più capisco che allenare lo sguardo, mantenerlo fresco e capace di stupore, rifuggire dal caldo tepore dell’abitudine e lanciarsi nei perigliosi flutti del cambiamento, è una pratica che può’ essere salvifica per la nostra azienda. Questo  sia per mantenere vivo il principio che ci differenzia da altre realtà, sia per intuire per tempo le istanze di cambiamento che inevitabilmente ci arrivano dai nostri clienti e in generale da un mondo in continua trasformazione.

Per fare questo, per allenarci al movimento e al ricircolo di idee e di punti di vista, occorre dismettere i nostri panni comuni, fare ampio esercizio di empatia, guardare il mondo con occhi diversi, porsi domande continuamente e nel dubbio ripeterle più volte, tentando ogni volta di dare una risposta schietta e immediata.

Occorre anche scrivere copiosamente e abbracciare questa abitudine come un elemento di quotidiano allenamento all’espressione di sé e alla focalizzazione degli obiettivi nonché al miglioramento della nostra capacità di problem solving.

Questo perché scrivere fa chiarezza, distende i pensieri, oggettivizza, distoglie dall’indeterminatezza vaga del pensiero, fissa su carta, storicizza.

Per questo ho pensato ad una evoluzione del Personal StoryBranding attraverso una serie di incontri periodici durante i quali allenare creatività e strategia, in un continuo rimando e dialogo costruttivo tra parte sinistra e destra del nostro cervello, con l’ausilio di mappe mentali ed esercizi di scrittura.

Sto pensando a un vero e proprio viaggio dell’eroe nei meandri delle nostre cattive abitudini, per sfidare false credenze, pigrizia mentale, attitudine al giudizio, paura di abbandonare la confort zone per testare su di sé le buone pratiche che rendono più flessibili e adattabili a un mondo (anche del lavoro) in continua trasformazione.

Qualcosa risuona in quello che hai letto?

 Scopri cosa possiamo fare insieme

CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.