Storie di Selva
Biblioteca di psico racconti
Storie di Selva è la piccola biblioteca di psico racconti della Mindwoods Academy, una tana piccina e confortevole, un luogo in cui l’immaginazione e la capacità di meravigliarsi si prendono per mano.
In questo spazio caldo e accogliente raccolgo racconti, spunti, approfondimenti ecopsicologici e relazionali, ispirazioni meditative, frammenti di segni e sogni per attraversare miti, fiabe e paesaggi interiori con sensibilità ecoterapeutica.
Questo perché sin dalla notte dei tempi l’uomo ha avuto bisogno di immergersi in un mondo di fantasticherie e racconti per cercare di dare un senso al mondo, esorcizzare paure, farsi coraggio nel cuore delle difficoltà, stupirsi davanti al miracolo di un tramonto, immaginare mondi fantstici dietro alla magia di una nevicata e trovare fiducia nel proprio lieto fine.
LA PROPOSTA
Storie di Selva è una raccolta di psico racconti: miti, fiabe, favole e paesaggi interiori archetipici, di cui di volta in volta esploreremo gli echi relazionali, emotivi, psicologici ed ecologici.
Viaggiando nelle storie incroceremo elementi di psicologia relazionale, qualche suggestione archetipica, tracce di costellazioni spirituali e ancora non ci lasceremo sfuggire il misterioso alfabeto dei tarocchi, la saggezza millenaria dello psicodharma, il potere evocativo simbolico delle immagini, il fascino misterioso della geometria sacra e alcune meditazioni.
Oltre ai miti e alle fiabe incontreremo i paesaggi interiori, archetipi che sono alla base dell’approccio mindwoodness: veri e propri viaggi nelle atmosfere psicologiche radicate nella natura che ci consentiranno di approfondire la nostra relazione con il Vivente attraverso esercizi e meditazioni.
A CHI SI RIVOLGE
Questa psico biblioteca mitopoietica è adatta a chiunque voglia approfondire, intuire, immaginare, sognare e imparare dal vivo il selvaggio nutrimento della medicina delle storie.
Questo insieme di narrazioni in continua espansione intende anche tessere relazioni con l’approccio Mindwoodness che esploriamo con la formazione Forest Soul e ne rappresenta un naturale approfondimento tematico da far evolvere nella facilitazione dei gruppi in natura. Infatti, la conoscenza del mito e l’arte antica del racconto sono elementi imprescindibili di un approccio ecopsicologico e rappresentano i fondamenti della scuola stessa.
COME FUNZIONA
Le Storie di Selva sono organizzate in raccolte tematiche composte da una serie di espisodi. Ogni episodio comprende un audio racconto e una scheda di approfondimento.
Le raccolte sono accessibili sottoforma di abbonamento.
Abbonandoti a una raccolta riceverai mensilmente il nuovo episodio in uscita e, al momento dell’iscrizione, gli eventuali episodi già pubblicati.
Scopri le raccolte tematiche
1. I paesaggi interiori
Ogni ambiente è capace di evocare emozioni e sensazioni e di farci scoprire angoli bui e nascosti di noi, oltre a esplorare approfonditamente potenzialità solo parzialmente espresse.
Quando ci colleghiamo alla nostra relazione profonda con la Terra, evolviamo. Trasformiamo il nostro sé egocentrico e piccino in un Sé ECOcentrico molto più capiente.
Con questo convincimento è nata la prima proposta di viaggio interiore di Storie di Selva, che racchiude 5 paesaggi archetipici da attraversare e che, considerati nel loro insieme, formano il viaggio dell’eroe.
Episodi ▾
Il deserto
Il deserto ci parla di introspezione, silenzio dentro, arsura. Ci ricorda che la nostra azione nel mondo fa sorgere saggezza e che la saggezza fa sorgere l’azione.
Quando siamo assetate e prosciugate, diventiamo capaci di ottimizzare ogni singola goccia d’acqua come fanno i cactus. È come se entrassimo in relazione con tutta una serie di capacità che di norma non usiamo e di cui probabilmente siamo anche scarsamente consapevoli.
L’esercizio dell’esplorazione della sete richiede che si comprenda come impareremo ad adattarci quando si presenteranno dolore e fatica.
La foresta
Le foreste sono profondamente radicate nella nostra immaginazione e psiche: gli alberi sacri hanno reso possibili i primi rituali, l’albero della Bodhi ha ospitato l’illuminazione di Buddha, nella storia di Gilgamesh si parla di meravigliose foreste di cedri e infine l’albero della vita è il simbolo universale di connessione tra umano e divino.
Portiamo le foreste nel nostro spirito e nella nostra memoria: la foresta che nasconde segreti, spiriti, streghe e malefici da attraversare, l’amore per tutto ciò che verdeggia e che cresce, l’albero che ci ha cullate durante le tempeste dell’infanzia.
La montagna
Le montagne, quando c’è il sole, ricordano la grazia spirituale delle cattedrali. Divinità del pianeta, esse si elevano fino a sfiorare il cielo. Sono le icone degli spazi sacri e allo stesso tempo li delimitano e definiscono.
Le montagne parlano al nostro potere personale e danno forma al nostro mondo attraverso ciò che riteniamo aessere vero. Senza l’aspirazione di elevarci, la nostra vita sarebbe monotona e priva di valori, sogni, aspirazioni.
Piene di rischi, sacrifici e sfide, le montagne riempiono la nostra vita di un significato eroico. È qua che riusciamo a prosperare pur essendo sotto pressione e non siamo spaventate all’idea di essere viste o riconosciute e riusciamo a reclamare il nostro destino pienamente.
I fiumi e i mari
L’acqua porta la vita, sia metaforicamente che letteralmente. Pulsa attraverso i canali del nostro corpo, sorge dall’appetito sotto forma di saliva nella nostra lingua, forma mari salati in cui nuota lo sperma. Facciamo esperienza dell’acqua sotto forma di vapore, nuvole, pioggia, neve e ghiaccio. In questa continua capacità di cambiare forma, facciamo esperienza della qualità stessa della vita, delle maree del nostro entusiasmo, della rapidità con cui sappiamo passare da rabbia ad amore in pochi istanti.
Perdere il nostro contatto con la Natura equivale a ciò che potrebbe accadere se il mare perdesse la sua connessione con la luna. O se i fiumi perdessero la loro direzione verso il mare. Reimparare ad ascoltare il nostro innato bisogno di amore ci consente di aprirci a un fluire intimo e profondo.
La prateria
Su un piano mitico, la prateria è lo spazio che accoglie il ritorno dell’eroe dal suo viaggio. È il luogo in cui condividerà i doni e le saggezze apprese con la comunità.
Ma come integrare tutto ciò che abbiamo preso lungo il viaggio?
2. L’archetipo del Trickster
In questa serie di audio racconti ci immergiamo completamente nelle atmosfere ambigue e rarefatte di un archetipo che incarna l’essenza stessa dei bivii di fronte ai quali ci troviamo nei momenti di difficoltà e disorientamento (ma che spesso aprono le porte a importanti occasioni evolutive).
Il tema centrale, infatti, è il carattere liminale di quattro personaggi che abitano soglie e mondi senza mai essere totalmente e definitivamente di uno solo.
È questo il destino di Hermes, messaggero psicopompo degli Dèi, e di Baba yaga, la vecchia strega che abita nel fitto della foresta e che incute timore con il suo sguardo penetrante e acuto (ma che al tempo stesso detiene la Luce e dunque si fa messaggera di speranza). La storia non cambia quando parliamo di Ade, Dio degli inferi il cui amore induce Persefone ad abitare i due mondi – le dimensioni ctonie dell’inverno e quelle solari della primavera, corrispondenti anche alle oscillazioni umorali che periodicamente attraversiamo. L’ultima divinità che ho voluto raccontare è probabilmente meno conosciuta ma non per questo meno interessante: si tratta del Dio Pennino, divinità pagana protrettrice dei viandanti ed essa stessa legata ai crocicchi e ai bivi (esistenziali e non) della nostra vita.
Questa serie di psicoracconti è dedicata ai momenti-soglia e alle vulnerabilità che spesso li accompagnano, così come all’audacia sfrontata che ci fa trovare il coraggio di andare avanti.
Episodi ▾
Hermes
Il mito di Hermes è estremamente interessante in ottica psicologica poiché il Dio greco incarna le qualità dell’archetipo del truffatore mitico. Questa è un’energia che incontriamo spesso nei momenti di crisi e di crescita personale, tuttavia non è sempre facile interpretarla o leggerla correttamente perché porta con sé un certo livello di ambivalenza, una delle qualità che vogliamo imparare a integrare durante un percorso terapeutico.
Baba yaga
Baba yaga è un personaggio della mitologia slava, in particolare di quella russa, nonché una figura immaginaria che corrisponde un po’ al nostro “Uomo nero” o al “Babau”. Se abbiamo la fortuna di incontrarla (o la sfortuna, se non ne siamo consapevoli) Baba yaga può permetterci la realizzazione di un viaggio iniziatico per raggiungere, attraverso le prove che chiederà di affrontare, un nuovo stadio evolutivo del nostro Sé.
Ade
Ade governa sull’oltretomba, si interessa poco di ciò che succede in superficie (anche se di tanto in tanto emerge) e la sua ricchezza non si limita alle anime dei morti ma anche ai metalli preziosi. Nel mito che qui raccontiamo, il dio è coinvolto in una storia d’amore e ombra, di intensa passione, di rapimento e sopruso che parla la lingua della dipendenza affettiva, di quel sentirsi incatenate e incatenati e ossessionati da un desiderio (come nel caso di Ade per un verso e di Proserpina per un altro).
Pennino
Pennino è un Dio pagano diffuso nelle popolazioni forestali e montane che fin dai tempi antichi sostiene il viaggio di espressione e conoscenza di sé. Armato di pennato, è il protettore dei pellegrini – ossia di chi si sente un estraneo nell’ambiente in cui vive e che perciò si mette alla ricerca. Il pellegrino non rappresenta solo il carattere transitorio di ogni situazione ma il distacco interiore dal presente e l’aspirazione a qualcos’altro.
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CIAO, IO SONO FRANCESCA
Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.
Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.
Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.
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Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.
Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.
Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA) ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.
Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.
Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.
Ho frequentato il Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.
Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico, frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.
Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e a ottimizzare la qualità del sonno.
Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.