Alla base dell’impianto teorico della Mindwoodness® c’è la teoria psicanalitica relazionale, una teoria eclettica fondata sull’idea che sono le relazioni (interne, esterne, reali o immaginate) a essere centrali nel concetto di cura perché sono sempre loro che ci determinano crescendo.

Nella mia accezione ecoterapeutica le relazioni non si limitano agli umani ma interessano tutto il Vivente, in un processo di continuo scambio generativo che prende in prestito anche le teorizzazioni di Heinz Kohut con la Psicologia del Sé.

Kohut concepisce la vita psicologica dell’individuo, sin dalla sua origine, come un rapporto tra il Sé e l’oggetto Sé, ovvero quegli oggetti, originariamente rappresentati dagli altri parentali e in seguito interiorizzati, che esercitano la funzione di supporto nel processo di formazione dell’identità del Sé. 

Kohut si sposta dunque da una teoria pulsionale (istintiva/biologica) proposta da Freud, ad una teoria del deficit, che ritiene le mancanze sopra-descritte, dovute a relazioni significative fallimentari e deficitarie, le vere responsabili dei disturbi narcisistici che sono alla base del male del nostro secolo.

Nella Mindwoodness® queste relazioni significative non si limitano ai genitori ma si estendono a tutto il vivente e rintracciano nella possibilità di ristabilire una relazione significativa con la natura una importante funzione di supporto, nutrimento e cura.

Alle teorie psicanalitiche del mio approccio e alle basi di meditazione che creano il terreno dal quale emerge la qualità dell’ ascolto che offro, affianco la ricerca empirica del Teatro delle Sorgenti, la sapienza antica del mito nemorense e un lavoro sulle costellazioni familiari che include pratiche corporee e pratiche di cammino sensibile, ossia di relazione profonda con il Genius loci – lo Spirito dei Luoghi.

Proprio lo Spirito dei luoghi è un elemento importante di questo approccio, perché si manifesta continuamente attraverso il linguaggio degli elementi e dei paesaggi (interiori e non) che impariamo a risvegliare con ascolto profondo e azioni selvatiche.

Questo approccio alla cura risulta essere particolarmente inclusivo, efficace e alla portata di tutti perché:

• la medicina della foresta è accessibile gratuitamente a chiunque torni a parlare la sua lingua
• l’immersione sensoriale profonda diminuisce lo stress abbassando i livelli di cortisolo nel sangue in modo naturale
• è una cura completa che considera contemporaneamente il corpo, la mente e lo spirito
• è un’ottima alternativa alla sovraesposizione ai cellulari e agli schermi in genere
• rappresenta un potente sostegno al benessere: dopo 30 minuti di immersione sono percepibili i primi effetti
• offre un compendio di pratiche per conoscere se stessi, il proprio corpo, le proprie emozioni e migliorare le relazione con gli altri
• è un ottimo sostegno ai percorsi di psicoterapia e ai percorsi di crescita personale in genere integrando i benefici della medicina forestale con quelli mutuati dalla psicanalisi relazionale e dai molti linguaggi che confluiscono i questo approccio.

La Mindwoodness®  viene insegnata dal oltre 10 anni   alla Mindwoods Academy  che  propone percorsi di formazione di gruppo o individuali più o meno lunghi, sia online che offline.

I percorsi sono focalizzati su singoli aspetti della Mindwoodness® (come i percorsi di mitopoiesi, di costellazioni familiari e le svariate occasioni di rialfabetizzazione emotiva) e su percorsi più specificamente rivolti all’insegnamento della pratica dei bagni di foresta con approccio ecoterapico (Forest Soul e Wild Soul). La varietà dei linguaggi di approfondimento proposti è tale perché l’approccio è eclettico e si propone di fornire strumenti per indagare in modo critico la complessità del vivente.

Essendo la Mindwoodness® un approccio alla cura del Vivente articolato e ricco, se ne può fare esperienza diretta in quattro modi differenti ma tra loro profondamente interrelati, che corrispondono anche alle basi teorico pratiche che la Mindwoods Academy offre a chi si voglia formare in questo ambito di ricerca e cura.