Io sono te, tu sei me

da | Nov 30, 2016 | Supporto psicologico

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Respira e sai che tu sei vivo
respira e sai che tutto è lì per te
respira e sai che il mondo sei tu
e che il fiore respira te
respira per te stesso e respiri per il mondo
inspiri compassione ed espiri gioia.

Respira e sii uno con l’aria che respiri
respira e sii uno col fiume che scorre
respira e sii uno con la terra che tocchi
respira e sii uno col fuoco che brilla
respira e trascendi la vita e la morte
respira e vedi che impermanenza è vita.

Tich Nhat Hanh

Respiro e mi ricordo che sono qua per darti un nuovo appuntamento, perché il viaggio di avvicinamento al nostro talento personale, iniziato sabato scorso a Pistoia, prosegue a piccoli passi con un secondo appuntamento all’Officina Motoria e un Sabato in Natura alla Fattoria di Pietrabuona (PT).

Nel primo incontro abbiamo iniziato a intuire che la qualità del nostro vivere passa anche e soprattutto dalle storie che ci raccontiamo.

Queste storie sono l’insieme dei vissuti, delle consuetudini, delle difese che abbiamo imparato a esercitare e che spesso ci tengono alla larga dal nostro potenziale.

Immagina come una bolla di parole e pensieri che è costantemente attiva e nella quale tu sei immerso quotidianamente. Una bolla che ha il potere di “spostarti”  e di sganciarti dal “qui e ora” e di tenerti in un costante stato di reattività e spossatezza.

La reattività è una delle caratteristiche della nostra mente, sempre incline a rifiutare o a gradire, a comparare, giudicare, sezionare: un modo per uscirne, potrebbe essere l’allenarsi a utilizzare un linguaggio fenomenologico per descrivere le situazioni.

Sempre nel primo seminario abbiamo  visto infatti che  l’utilizzo di un linguaggio  descrittivo, capace di stare sui dati grezzi dell’esperienza,  aiuta significativamente a stare nel presente, ad abbassare il volume del giudizio.

Sì, certo, non è stato semplice ma nemmeno impossibile.

In questa seconda tappa spostiamo l’attenzione dal linguaggio e dal  dialogo interiore alla relazione con l’altro, al respiro e al corpo.

Pensiamo erroneamente che la comunicazione stia in quello che si dice, in realtà il non verbale, tutto ciò che la nostra prossemica, lo sguardo, il tono di voce, le espressioni facciali esprimono, ha un impatto comunicativo ben superiore a quello strettamente linguistico.

Siamo immersi costantemente in un sistema di relazioni e scambi di cui spesso non abbiamo consapevolezza.

Ogni incontro, ogni relazione, persino la frase di uno sconosciuto incrociato in treno, hanno da insegnarci qualcosa perché siamo tutti legati gli uni agli altri.

Per sentire quanto ti sto scrivendo, occorre sviluppare un sentimento di comune appartenenza a questa vita e a questo pianeta imparando anche adoperare le cose di questo mondo con sensibilità e cura perché niente ci appartiene veramente, tutto ci è solo donato in prestito.

Come esercitarsi? Attraverso una costante pratica meditativa, capace di spogliarci di ciò che non ci serve e di regalarci uno spazio di “tregua interiore”, nel quale sentirci accettati per ciò che siamo. Punto e basta.

La meditazione rappresenta un valido strumento di indagine e di autoconoscenza, che apre ciò che è chiuso dentro di noi, ovvero i nostri sensi e il nostro corpo, e riequilibra la nostra eccessiva reattività.

Passiamo troppo tempo a valutare, pensare, fantasticare e dimentichiamo di prestare attenzione in presa diretta all’esperienza dei nostri sensi, a ciò che vediamo, udiamo, assaporiamo. Abbiamo quindi percezioni sensoriali annebbiate, siamo costantemente “da un’altra parte” e ci dimentichiamo di “stare” nella relazione con l’altro, di riconoscerlo e di riconoscerci in lui.

Ci guardiamo, ma non ci vediamo.

In questo seminario molto pratico, cercheremo di fare esperienza diretta del nostro respiro, del nostro corpo, delle sensazioni che questo ci comunica, dei vuoti e dei pieni, allenando la nostra capacità di stare con quello che c’è.

Ogni incontro è stato concepito in modo autonomo da quello precedente e successivo, per cui se non eri presente all’incontro sulla comunicazione responsabile ma ti andrebbe di metterti in gioco in questo seminario, puoi

Qualcosa risuona in quello che hai letto?

 Scopri cosa possiamo fare insieme

CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.