Ci avviciniamo a piccoli (grandi) passi al Solstizio d’Inverno, il giorno soglia per eccellenza che apre alla stagione dell’inverno ma anche alla rinascita della Luce in tutto il suo fulgore carico di significati alchemici.
In questo periodo dell’anno onoriamo il muschio che entra nelle nostre case, una pianta che ci affascina, come ogni Portale, perché abita tra i mondi: è a cavallo tra ciò che sta per morire e ciò che sta per nascere.
Il muschio anima il Vivente con la sua soffice presenza e trasferisce informazioni al regno minerale, comunica con la corteccia degli alberi ricoprendola, umidifica ciò che è secco, sa planare nell’aria sporgendosi dai rami degli alberi del Nord.
Il muschio si insinua nelle rocce, disgregandole, compare dove la vita, ancora flebile e incerta, incontra il non-vivente, a un passo dal manifestarsi.
Abita i ricordi, il muschio, riapparentandoci a un’infanzia fatta di soffici soste sognanti sul limitar del bosco, e del nostro inconscio, quando carezzarne i suoi soffici tappeti inebriava la fantasia giocosa delle nostri menti bambine che partivano per lunghi e verdi viaggi.
Il muschio connette i processi psichici di disgregazione a quelli di rigenerazione portando unione dove abita frammentazione emotiva.Insieme all’Oro che prima era il Piombo della nostra psiche, assieme al gran finale dell’Opera Alchemica, stanno per giungere dall’Oriente altri due immensi simboli: l’incenso, la purificazione di matrice solare che potenzia la psiche, e la mirra, di segnatura Marte-Mercurio, legata al Solve et Coagula, simbolo di incorruttibilità e di protezione che accompagna il viaggio di individuazione attraverso la notte dell’anima (e quella più lunga dell’anno).
Durante queste notti di magia, tutte le dimensioni dell’esistenza si riuniscono e partecipano alla Rinascita di ognuno di noi e il muschio si fa custode di queste lunghe notti, guardiano di soglie impalpabili ma non per questo inesistenti.
In questi giorni è nutriente sedere nel fitto di un bosco a raccogliere le energie intense che durante le fasi di cambio di stagione sembrano condensarsi in ogni angolo di foresta e raccogliere i canti del muschio, ascoltarne i sussurri e le storie di chi da sempre abita tra i mondi…