La tedesca del sud

da | Ott 28, 2014 | Supporto psicologico

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La foto è di Marco Marchetti

Non ce ne dovremmo mai dimenticare e invece lo facciamo spessissimo.

Rapiti da cortocircuiti esistenziali che ci condannano alla rapidità e all’affanno, perdiamo di vista l’ovvio.

Io voglio bene alla mia classe anche per questo: perché mi invita a stare con i piedi per terra (in tutti i sensi, visto che il corso è rivolto a personale di strutture agrituristiche) e a valutare di volta in volta cosa serve e cosa è tuffa.

Forse è per questo che, rientrata a casa, dopo un bel bagno caldo sono sprofondata  nel mio adorato pigiama oversize e ho iniziato a scrivere, rosicchiando una mela.

La scrittura mi fa questo effetto.

E’ un bisogno.

Quando si manifesta, mi rapisce e scompaio, non ci sono per nessuno.

Sono il, nel mio silenzio, a fare i conti con i miei polpastrelli e la densità dei miei pensieri.

Oggi ho accompagnato la mia classe a una escursione nei Parchi della Val di Cornia e la verità è che dovremmo farlo più spesso.

Dovremmo uscire dalle quattro mura delle aule, spegnere i video proiettori, camminare i percorsi ricchi di storie e di racconti con le nostre classi, respirare il silenzio della natura da cui ricevere ispirazione per una comunicazione più attenta alle reali esigenze di scambio e meno compulsiva nel suo voler sempre e per forza riempire di parole e contenuti gli spazi dell’interazione.

Si, lo ammetto, ho avuto poche ore per preparare la mia classe: le escursioni sono aumentate, spuntando come funghi nel mio calendario di lezioni, ragione per cui la tedesca che alberga in me sulle prime si è risentita, perché ho dovuto rivedere i miei programmi. Avevo immaginato di fare con loro un tipo di percorso teorico che ho dovuto stravolgere sul momento.

Ma fortuna che in me vive anche un’anima meridionale, che prova a  prenderla con filosofia, che in barba agli inciampi (beh, di sicuro insegnare senza wifi e video proiettore può’ rappresentare un inciampo ma anche una brillante opportunità per sviluppare strade creative per insegnare, a comunicare… sul web) se la sa godere.

Quindi io oggi ho deciso che me la sarei goduta.

Oddio, all’Elba credo che l’aria sia più calda che a Piombino,  per cui ho sbagliato a vestirmi e nelle prime ore della mattina più che altro ho sofferto il freddo ma questo non mi ha distolto dall’obiettivo principale: vedere un posto nuovo, ascoltare, parlare, cercare di capire cosa realmente serve.

Miniere, è il caso di dirlo, di esperienze possibili, di reperti, di testimonianze di percorsi adatti sia alle scuole che ai privati, ai gruppi come agli appassionati punteggiano i nostri territori senza che noi lo sappiamo. Non mi sono stupita a constatare che per alcune persone del gruppo il sito archeologico che siamo andati a visitare fosse sconosciuto, così come la strada da percorrere per raggiungerlo, perché in effetti noi non conosciamo i nostri territori, ragione per cui ci viene difficile promuoverli a dovere.

Per questo io credo che più che parlare bisognerebbe cercare di fare, possibilmente sul campo.

Nel caso della promozione di un territorio e delle sue tipicità enogastronomiche, come è l’intento del corso per il quale presto la mia docenza, credo non ci si possa esimere dall’andare a conoscere le realtà che lo vivono, lo propongono, cercano di fare rete, per cercare di creare nuove sinergie o anche semplicemente per conoscersi e “sapersi”.

Nel frattempo ho finito la mela che mangiucchiavo e coriandoli di bucce di mandarino tappezzano in modo scomposto il mio comodino. La mia voce tedesca mi impone disciplina: vedo di mettere sotto i denti qualcosa di decente in orario tipicamente meridionale: tanto all’impellenza di scrivere ho posto rimedio 😉

Qualcosa risuona in quello che hai letto?

 Scopri cosa possiamo fare insieme

CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.