La sapienza delle api

da | Feb 12, 2021 | Mindwoodness

L’amore è diverso da quello che credevo, più vicino a un’ape operaia un tessitore che a un acrobata ubriaco, più simile a un mestiere che a un sentire.

Io amavo un po’ con la memoria astrale e un po’ con giustizia poetica, ma l’amore è più vicino a una scienza che a una poesia, ha delle sue regole di risonanza e altre di respingenza, ha angoli di incidenza per profili alari e luce, ma non ha regole per il buio e l’assenza di ali.

C. Candiani

La vita e le abitudini delle api mi affascinano da sempre.

Sembra che una virtù straordinaria sia iscritta nel corpo di questi piccoli esseri che, pur essendo creature della terra, mostrano una particolare affinità con il mondo celeste e con le forze invisibili della natura.

Un ordine perfetto e armonioso regola la loro comunità e il lavoro che svolgono senza posa.

Un’istintiva sapienza le rende abili architette di alveari e perfette custodi di un tesoro che accumulano con fatica e previdenza, senza che nulla vada sprecato.

Amano tutto ciò che è “schietto”, pulito e limpido, perché sono esse stesse  la quintessenza della purezza.

Per queste caratteristiche che le distinguono in larga parte dal resto del mondo animale, le api sembrano dotate, a chi le osservi, di un “tratto divino”.

Il loro stesso regolare ronzio, prossimo al “sol” della scala musicale, sembra riprodurre quella vibrazione fondamentale con cui, secondo l’immaginario vedico, gli dei hanno creato il mondo. E cosa divina è anche la sostanza che raccolgono, aggirandosi tra i fiori, perché il miele, come scrive Aristotele, “è in realtà cibo che cade dal cielo come rugiada”.

Il miele nutre, cura, purifica i corpi e la prossimità delle api con tutto ciò che è sacro e divino, la loro affinità con le forze che nutrono la vita, la loro relazione con le potenze che mediano tra cielo e terra, indusse gli antichi sapienti a chiamare “api” con solo le Ninfe ma anche le “anime”: le psuchái pure e giuste che vengono a incarnarsi nei corpi mortali.

Con lo stesso nome, i sapienti designarono le caste ministre di Demetra e Persefone, le profetesse di Apollo, le sacerdotesse della Grande Madre e tutte coloro che consacravano la loro vita agli dei.

Api, fanciulle divine, anime, potere della veggenza e della conoscenza, cibo celeste e incorruttibile, rituali di rigenerazione e iniziazione formano un insieme di significati che venivano a loro volta condotti, ancora una volta, alla dolcezza delle parole sprigionate dalle Muse, nei canti poetici.

Tutto ciò ci ricorda ancora una volta lo stretto legame esistente tra ispirazione poetica, canto, natura: fili sottili che uniscono il cielo e la terra e che ci chiamano a gran voce alla nostra responsabilità di ricordare, riportare nel cuore la saggezza degli antichi, attraverso la dolcezza di parole ispirate.

Del resto, come lo stesso Esiodo scrive, dalla divina bocca delle Muse scorre una voce dolce e instancabile. Il canto che le dee intonano, così come la parola che esse ispirano nei mortali, è qualcosa che letteralmente fluisce: una sostanza liquida, una corrente che suscita una sensazione di straordinaria dolcezza capace di risvegliare la nostra intima natura divina.

Dunque l’andare in Natura non produce solo gli evidenti e ben noti effetti benefici a livello psico fisico grazie alle innumerevoli sostanza volatili che gli alberi, il suolo, i muschi, i pollini e i licheni sprigionano.

I benefici di Natura non si esauriscono neanche nella sua ben nota capacità di “ristorare” la nostra capacità attentiva, come sostenuto dai coniugi Kaplan in un affascinante studio.

I benefici dell’andare in Natura, sostenuti dalle pratiche di bagni di foresta,  si estendono anche alla capacità di risvegliare in noi un legame atavico, che parla la lingua analogica degli antichi e si mescola al sapere ispirato di chi, cantando poesie, si è sempre lasciato abitare dalle infinite relazioni che abitano il mondo di cui siamo parte.

A poche settimane da primavera, aspetto con emozione di tornare a vedere il miracolo alchemico di queste sapienti tessitrici che, come le Norne, muovono instancabilmente  la trama della vita.

 

P.s. Se leggendomi ti è venuta voglia di adottare un alveare, clicca qua.

 

Per approfondimenti:

Aristotele “Storia degli animali”

Aristotele “Generazione degli animali”

Bisbare, Fraisse “Forest bathing. I benefici dello Shinrin-yoku, l’arte giapponese di trarre benessere da alberi e piante”

D’Anna “Da Orfeo a Pitagora. Dalle estasi arcaiche all’armonia cosmica”

Esiodo “Teogonia”

Qing-Li “Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi. Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo”

 

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CIAO, IO SONO FRANCESCA

Sono una psicologa clinica, forest bathing trainer e mindfulness counselor.
Ho approfondito il mio interesse per l’ecopsicologia con un master in Ecoterapia e Ecologia del profondo, ma soprattutto con la scelta di vivere in un bosco.

Attualmente sono specializzanda presso l’Istituto di Psicanalisi Relazionale e Psicologia del Sé a Roma.

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Ho una laurea magistrale in psicologia clinica e dinamica, nella quale ho approfondito i benefici dell’ecoterapia e delle immersioni sensoriali nel bosco, associati alla Terapia Focalizzata sulla Compassione di Gilbert e all’ecologia del profondo. Sono coautrice dell’articolo “La psicanalisi e gli spazi verdi”, contenuto all’interno del libro Salvarsi con il verde – la rivoluzione del metro quadro vegetale che mette in luce gli aspetti terapeutici della natura in una seduta psicoanalitica.

Mi sono diplomata facilitatrice del metodo Feeding Your Demons® con Lama Tsultrim Allione, che ne è la creatrice. Si tratta di una pratica che consente un lavoro approfondito sugli aspetti distruttivi della nostra psiche, con una lettura che integra lo Dzog Chen a un lavoro gestalitico sui blocchi interiori.

Lama Tsultrim è una insegnante di buddhismo di livello internazionale oltre che l’autrice di numerose pubblicazioni. Si concentra sugli insegnamenti di Dzog Chen e sul lignaggio di Machig Labdrön, fondatrice del lignaggio Chöd.

Al Tara Mandala Center, in Colorado (USA)  ho approfondito le relazioni tra psicodharma e psicologia occidentale  acura di Lama Tsultrim Allione, da cui ho ricevuto l’iniziazione alla pratica del mandala delle dakini, con un focus specifico sul femminile illuminato.

Sono insegnante certificata di EcoNidra, con un focus specifico sulle tecniche di rilassamento in natura a indirizzo psicosintetico e sulle pratiche di consapevolezza negli stati ipnagogici.

Sono allieva della Bert Hellinger Schule, una scuola di formazione orientata ai contenuti e alle intuizioni della Hellinger Sciencia®, la scienza di tutte le nostre relazioni, fondata da Bert Hellinger, padre delle costellazioni familiari praticate e insegnate in tutto il mondo.

Ho frequentato  il  Compassion Focused Therapy – Training di 1° livello del   “Compassionate Mind – Italia”, emanazione della Compassionate Mind Foundation Inglese di Paul Gilbert.

Ho coltivato il mio interesse per l’espansione degli stati di coscienza a scopo terapeutico,  frequentando l’Awakened Mind Training presso l’Arthur Findlay College, Londra (UK), dove tutt’ora approfondisco e pratico la mediumship.

Ho studiato e praticato il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep con Charley Morley insegnante di sogno lucido e autore, tra gli altri, del libro Wake Up to Sleep: una guida pratica per trasformare stress e trauma e ristabilire un buon equilibrio emotivo. Il protocollo Mindfulness of Dream & Sleep aiuta a ridurre lo stress prima di coricarsi e  a ottimizzare la qualità del sonno.

Ho approfondito gli studi con Joanna Macy alla School for The Great Turning, che mette in evidenza i punti di incontro tra saggezza personale, ecologica e spirituale per rafforzare il self empowerment e incoraggiare la guarigione del pianeta.